OrsoMarcoTesta: Solitari esercizi di canzonetta
   
 
 
Orso Marco Testa
Solitari Esercizi di canzonetta





Introduzione/Mano avanti/Mano dietro/Confido in te oh mio, in prima persona

Tutti i brani sono composti, parolati, arrangiati, interpretati, e registrati in seppur non sciatta ma pur casalinghitudine dall�autore, che si � avvalso di: carta da musica, matita, un pianoforte, un piccolo mixer, un microfono da palco, un frusciante registratore multitraccia, una chitarra semiacustica anni 60� frutto di un baratto, una tastiera con suoni campionati, un PC e la sua memoria caduca.
E nonostante: le ripetute incursioni di un ufficiale giudiziario che ha tentato di pignorare il tutto (fa molto curriculum da vecchia boh�me ma � vero), i martellamenti continui di un�orda di muratori al piano di sotto, una autodisciplina mai abbastante.
Un CD �Interattivo�
Quella di utilizzare suoni sintetizzati o (approssimativamente) campionati, non � una scelta. Tutti i brani saranno perci� seguiti dall�elenco degli �strumenti� utilizzati, affinch� l�ascoltatore possa riconoscerli e soprattutto immaginarli come potrebbero essere, se reali.

Prefazione
Nota alle note, nel voluto doppio senso
Avete notato come quasi tutte le �considerazioni� su di una canzone, per esempio della critica, vertano perlopi� sul testo? Io parlo molte parole. Le parole sono importanti, e molto, ed io ne uso e ne abuso, ma una nota, una sola, varr� sempre di pi� e si parte quindi con

1. Pi�notemenoparole (1997, a cappella) Breve saluto iniziale, introduzione armonicamente impervia, voce a cappella sovraincisa per sei. Programmatica dichiarazione d�intenti nonch� il sogno di sempre: una lingua di suoni puri, non ammorbata da significato e significante, mutevole e cangiante fatta solo per cantare, pre-linguaggio, qui inventato. Insofferenza verso il proliferare di ripetitive strofe, ossessivi ritornelli, smisurati annacquamenti di una blanda idea compositiva per raggiungere l�incomprensibile tempo standard della canzonetta che tutti ed anche me diletta. E�quindi questo il primo di tanti �micropezzi�: se ti piace � un cioccolatino che si scioglie subito in bocca e te ne fa subito desiderare un altro, e se no, finisce subito, e non ti annoia oltre 0:20

2. Il pesce Parla (1992, drums, congas, hammond org, ten sax , tpet, tbone, el gt, bass) � un dialogo tra pesci* post-post dadaisti. E� funkeggiante, con qualcosa di latino, un Intro che nasce come scat (quando lo scrissi pochissimo frequentato all�infuori del jazz), improvvisato, e diviene poi una parte corale (si fa per dire, considerato che sono tutte mie voci) ed un solo centrale di hammond e voce insieme di impronta tipicamente jazzistica. Questo brano (ma quasi tutti in fondo) si sforza di avere una sua immediatezza, ma di non essere per questo scontato. E� buffo l�aver poi tristemente constatato quanto il minimo livello del �facile� fosse diverso per me e per, purtroppo, troppi altri.
*notoriamente considerati muti 4:55

3. Lo stilita (1997, timpani, koto, piano, bass, violin, viola, cello, perc. ) Il merito della pagana preghiera � tutto del canto a bocca chiusa. Sarebbe tanto pi� semplice un�ascesi a buon mercato, e non ne sono nemmeno capace.. Lordami oh mondo! Da solo non mi basto. Pi� prosaico: il perenne anelito di purezza (senza durezza), da raggiungersi grazie, anzich� nonostante, la schifezza. 3.55

4. Fole (1993, piano, contrab, string orchestra, drums) Canzone d�amore, scritta da uno che non se ne intendeva per niente. Ho dovuto favoleggiare tutte altre favole, e continuo a non intendermene. Scomodato il pizzicato di un intera orchestra immaginaria. A casa, ora sempre, solo, i pianti, che mi sono fatto per registrarla 2.51

5. Anticipo ritardo (1993, vibes, organ,drums, congas, contrab) Il tempo in cinque ed il mio avere avuto sempre un quarto di troppo. 2.40

6. Fantasmi (1984, drums, perc., bass, rhodes, el.gt, brass sect.) Pulsare vagamente �acid-jazz� quando ancora del tutto imprevedibile. Visioni e polluzioni notturne. L�ondivaga riscoperta del wha-wha 4.55

7. Lo schiaffo che ti d� l�Apache(1997, accordion, Contrab, drums) Canzoncina ispirata alla famosa danza da bassofondo parigino in cui un lui, basco, baffetti e maglia a righe (l�Apache) e una lei, bruna, lunga gonna ed aria zingara e sofferta, amoreggiano a suon di ceffoni, inesorabilmente a tempo. Loro. Finale fanta sociale, perch� tutto � politico, tutto � poli. Per chi mi obietter� il poco o il troppo impegno. Ma anche: Tom e Jerry in un piroettante cartone animato, ed un paio delle innumerevoli cose che non sopporto che mi prendo la libert� di sbeffeggiare. Poi qualche parola giusto perch� suonava bene, pratica usuale. Ed il solito vizio del presunto artista, sublimare, orrenda parolaccia il cui significato �: diventa bello perch� l�ho deciso, e scusate se non sono (ancora) Dio. 1.53

8. D�inedia (1991, drums, flute, classic gt, latin perc.,contrab, latin org) E� naturalmente l�inedia dello spirito la pi� tragica. L�arrangiamento ricorda un po� la colonna sonora di un Pinocchio televisivo che vidi da bambino. Certo Puccini ha fatto incommensurabilmente di meglio, ma era prima delle Avanguardie storiche, di Bukowski, del talk show. Il testo per� allittera e suona, molto tardo (romantico?), blandamente riscattato dalla tanto blandita autoironia autentica ed autoironia fasulla insieme. La melodia � venuta, cos�, pi� Musetta che Mim�. 4.29

9. Si spegne cos� (1987 drums, contrb, bandoneon, piano, strings, classic gt) La prova scritta di un saggio finale di armonia e l�incontro con Piazzolla. Ma come al solito l�italico me-lo-dir prevale, e Astor nel ciel, perdonami, ma le progressioni mi annoiavano. 4.21

10. Feto felix (1996, drums, bongos, congas, bass, rhodes, tpet, tbone, ten sax, alto sax) L�orgasmo di un feto con sigla di un poliziesco del �71. 2.00

11. Oriundo indigeno (1996, piano, rhodes, bass, drums, perc.) Come siamo brutti, come siamo pallidi, come siamo flaccidi, come siamo sterili. Se proprio non vogliamo estinguerci abbiamo almeno il buon gusto di imbastardirci un po�.
Ci sono cascato anch�io: questo � il mio politically correct: viva la societ� multirazziale, ch� il mio codice genetico mi pare sia tra i pi� indegni d�essere tramandato. 1.32

12. Non ti ho perso (1989-1997 sitar, rhodes, perc, gt, fret bass) Cominciata con gran facilit�, quando ancora non veramente perso, perch� ancora non avevo niente da perdere. Terminata di recente con ulteriore facilit�, dopo aver perso tutto. Ancora l�osceno, umano sublimar, e il sitar, finto e perci� drammaticamente intonato. 4.22

13. Sono sincero (1990 etno perc., flute, contrab, accordion, gt, tbone) Composta camminando per strada a tempo di tarantella, nel senso etimologico di come punto da una tarantola. E� un pezzo minore, senza che peraltro ce ne siano di maggiori. La data � quella ufficiale, di deposito. Poi le cose vanno e vengono ed altri e meglio si sono cimentati. Non avete idea di quanto io sia stato copiato da poveracci che neanche sapevano di copiarmi. E come volergliene? 3.12

14. Senza s� non so (1995 a cappella, piano) In origine scritto per quartetto vocale, ma poi la mia solita mania di fare tutto da solo e incapacit� di fare niente con gli altri� La voce acuta, solo controtenorile anzich� come dovrebbe, di evirato, si libra piuttosto poco, ancorata com�� a capricciosi testicoli. I versi, da teatrino, delle marionette. 2.03

15. Al mio cuore Aritmico (1988 kalimba, reed organ, classic gt, drums, latin perc, contrab) Cantilena tardo adolescenziale: il soffio sistolico ce l�ho sul serio, ma non mi � valso neppure l�essere riformato. E� poco meno che uno spiffero da sotto una porta. Chiusa.
�In atmosfera milongheggiante tanto blandita dal cantautorato innamorato di jazz: ma con qualche melodica molecola d�aria. Perch� tutti i nostri migliori si rifiutano di respirare? 3.38

16. Congiuntivo (1993, brass sect. Bass, el.gt, rhodes piano) Un pezzo spigoloso scritto in morte del modo del desiderio, dell�esortazione, della possibilit�, della concessione, dell�ipotesi, del dubbio. Non mera questione di grammatica 4.32

17. La musica sono io (1997, a cappella sconsacrata) Improvvisazione melodico/vocale su testo immodesto. Coup de theatre: proprio per il brano della transunstaziazione il testo viene prima, come mai prima. 3.18

18. Exit poll, ovvero la sconfortante scarsit� di tronche per l�italico autor (22.3.1994 etno perc., basson, cello, accordion, bass, gt) All�indomani dell�inevitabile responso elettorale medito la fuga per il Soviet dei Poeti, la Repubblica di Platone, la Grande Civilt� del Baratto. Ma la metrica mi frena, e mi manca la balalaika. A chi mi ricorder� di aver dimenticato Stalin rispondo che ha ragione, che gi� solo i baffoni spessi mi fanno senso. Aboliamo il suffragio universale! 3.37

19. Ecco che mi secco (1996, piano, marimba, drums, pizzicato strings) Un eretico brucia sul rogo. Crepito e scoppietto ma perlomeno non sibilo come legna verde per fine immeritata che non merito e vorrei meritare per miei meriti. In uno dei consueti deliri solipsistici m�immagino condannato al rogo, assurgere al nobilissimo rango di eretico. Nessuno se ne darebbe pena nella realt�, e cos� il fuoco me lo appicco da solo. 1.17

20. Quel che voglio (o sbaglio?)/Quello che desidero poi quando ce l�ho (1988-89 1]accordion; 2] organ, bass clarinet, vibes, perc, classic gt) Due brani inevitabilmente collegati dal valzerino-accordeon-chansonnier e dall�essere al contempo uno immediata negazione dell�altro. Alzi la mano chi non ha mai detto o pensato uno dei due titoli od entrambi. Vi voglio un po� di bene, non sono del tutto snobbonanista ?!5.35

21. Son contento d�esser nato (1997, latin perc.) Nomi e recapiti di ipotetici (e soprattutto ignari, ma mi piace pensare che il solo fatto di avere inserito i loro nomi li renda gi� di per s� felici) inguaribili ottimisti par mio sono liberamente tratti dalla guida telefonica. In barba ad ogni tutela della privacy ed all�ambigua etimologia del privato, del privare, del privarsi, del privilegio, spero nessuno mi quereli per averlo annoverato tra i contenti 1.20

21bis. Friggo l�aria (1998) Da sempre incapace di ricordare numeri a memoria, di contare perch� da subito rapito dal cantare, sono solito tradurre in intervalli e quindi frasi musicali i numeri telefonici di Muse e Concubine. La prima battuta del pezzo nasce cos�, il resto � la musica galante che ho scritto come se fossi in grado di rincorrere pi� a lungo barocche sottane. L�elogio di Casanova da parte di Don Giovanni: farle tutte felici anzich� limitarsi a sedurle tutte.

22. Arti Lettere Onor (1996, string quartet) Suggello musicando Alfieri, sperando che suoni oltre che inevitabile piagnisteo, sprone. Nonostante il quartetto d�archi tristemente finto, come tutti gli altri suoni. Perch� non ho i soldi, perch� gli umani sono faticosi, per dire so far tutto da solo e modestamente aggiungere, quasi.
Dalla colonna sonora del falso documentario [il solo documentario possibile] Abbiamo chiesto: Che differenza c�� tra Mondrian ed una tovaglia? di OrsoMarcoTestaCineasta 0.18

*Bonus Track: 23. La guerra � gi� finita (1991, nell�immediato dopoguerra della Santa del Golfo, piano, bass, drums, hammond) Le guerre chirurgiche durano troppo poco, infinitamente meno della spazio della coscienza. Indeciso fino all�ultimo se cantare o demandare al solo piano il tema centrale. E gi� un�altra e un�altra ancora 4.11

Postfazione
Appena terminato lo scritto il consueto amaro in bocca. Anche io, come quasi tutta la critica �musicale� di musica non ho parlato, non ho saputo. Meglio: la musica si ascolta, si canta, si suona, si balla.
- 25 pezzi: vulcanico, eccessivo, incontenibile o solo debordante trucco per celare la mia incapacit� di scegliere, ed insieme l�impossibilit� di sentirmi rappresentato da un singolo stile, genere, gruppo, stirpe, stato, nazione, pianeta, sistema, d�accordo, la pianto.

Coda
I brani qui raccolti sono una esigua e incerta selezione di uno sconfinato repertorio (r minuscola). In caso di mia (sempre) prematura scomparsa, cio� morte, solennemente qui affido a qualche perdigiorno par mio lo spulciare tra spartiti, carte, agendine e cassette varie: decine di altre motivetti e canzoncine, molta musica in attesa di inadeguati versi, idee solo ritmiche, solo melodiche, troppo concluse, troppo abbozzate. Tutta roba che speranzoso contavo prima o poi di manifestare al sordo mondo� ma che avrei scritto comunque, fossi anche stato Adamo, senza Eva, e senza mela.

Legenda (i nomi degli strumenti sono, per praticit�, in abbreviazione inglese) A.sax: sax contralto; accordion:fisarmonica; bassoon: fagotto brass: sezione fiati;, cello:violoncello; drums: batteria; gt: chitarra; org.:organo; perc:percussioni; strings:archi; tbone: trombone tpet: tromba;; ten Sax: sax tenore; vibes: vibrafono;

Tutti i brani sono depositati Siae (1984 �1998)

Brevissime note �artistiche�
Orso Marco Testa non ha mai fatto il cameriere, il tranviere, il pony express, l�impiegato di concetto, non ha mai lavorato insomma, e non ha intenzione di cominciare. Sopravvive di musica da sempre, cantando ed insegnando il jazz, dopo un travolgente e proficuo innamoramento per lo stesso occorsogli ormai molti anni or sono, con privilegio che � possibile meritare, rinunciando (e senza che questo pesi, � il bello�) a casa, auto, vacanze, e qualsivoglia presunta sicurezza, ma non rinunciando al proprio preziosissimo tempo di mortale. Altrettanta passione lo lega alle forme belle, ed alla forma canzone, dove per� gli elementi che potrebbero contribuire al di lui sostentamento paiono essere ancor pi� effimeri
OrsOLiriche

Pi� note, meno parole
Poche parole
Molte pi� note
Gima ruli bi
du tlecche mofo za lo O
que urinne fiu
Lanto iodreptivuo chiun�svi
hm ha/u
epri op� tofinii

il pesceparla
Nuota
la trota e non cerca lo sguardo
lascia al pavone far la
ruota
lascia il "messaggio" dentro la sua bottiglia
e fa gli occhi di triglia
Dada
che le parole sono pietre
se parla un pesce spada
rete!
sempre pi� strette sono fatte le maglie
che viene sete
Quando c'� un poeta che s'illumina da solo
che verseggia col vetriolo che si vuole fare asceta
peggio ancora un patriota che maneggia del tritolo
non gli chiedere promesse che poi son sempre le stesse
Non voglio pensare a quanto ce n'�
di mare intorno a me
olio in padella
se ritorno in me
Nega
di respirare coi polmoni
il gretto pesce sega
vince
e fa pescare il pesce Falcemartello
lui resta stare a galla
Guarda
che sta passando una sirena
io la vorrei invitare a
cena
se la lasciassero gli umani che tanto
ne temono anche il canto
Quanti sono i fanti in un mazzo di stridenti
vaghi inutili volubili o peggio inconcludenti
come fossero le razze a cambiare come nuoti
o restassero gli squali con gli stomaci pi� vuoti
Non voglio pensare a quanto ce n'�
di mare intorno a me
olio in padella
se ritorno in me

lo stilita
mmm...
Era una mela di Eva
giuri ultimo dei puri
Narciso e stagno
specchio rotto e chiuso in bagno
lo stilita che ti saluta la riverenza la penitenza
scende l�ascesi dalla colonna infame e passeggia la differenza
Restare in silenzio ha senso?
O � istinto di conversazione?
Dissento in tanto
� rimorso od � rimpianto
l�orsa va in letargo e le vaghe stelle dell�orso che si fan largo
resto coi piedi a bagno nel Gange ma con le mani intasco le mance
mmm...
nel deserto rosso le tentazioni che delusioni a pagarle
sono scorbuto sono eremita sono isolato e di sfuggita
se trasmetto non connetto neanche a letto

fole
prima ago di bussola
pensavo a cosa fosse il nord
ma adesso migro con le rondini
o posso stare dove sto
prima ero un giocattolo
che non potevi rompere
ora un barattolo di favole
che non son frottole perch�
tu sei la mia Sirenetta
la principessa con la sua scarpetta
la figlia del Corsaro Nero
un Pollicino che cerca il sentiero
prima ero una zattera
che disdegnava l'isola
con questo brutto mio carattere
non meritavo quel che ho
Quanto ero tirannico
a comminare, e anche per me
torture a base di solletico
di solo sforzo atletico
ma tu hai baciato il tuo rospo
e ti accontenti di un rospo pi� fosco
e resti sopra il tuo pisello
perch� convinta che sia proprio bello
tu sei il Bab� per i ladroni
sfreghi una lampada e piovono doni
sei come Pippi Calzelunghe
voli in pallone anche senza mutande
con te le mille e una notte
le passerei anche a prenderci a botte
tu sei la Bella Risvegliata
ora Pinocchio ha trovato la Fata

Anticipo ritardo
Anticipo ritardo
palle da biliardo
parole gi� logore
Anticipo ritardo
chiudo gli occhi e guardo
labile il pensiero �
Transitivit�
ti ha ascoltato prima di sentirti
e sapeva gi�
non capisci che-non-hai-da-dirti
Anticipo ritardo
le forze che disperdo
sperando di non vincere
Il facile traguardo
taglio come un dardo
solo per pentirmene
Transitoriet�
� quando ti restano dei soldi
se hai comprato gi�
sette leghe di stivali nei saldi
Cosa ci fai nella tua nazione
non prendi mai espresso alla stazione
non guardi mai
partite di pallone
Che cosa c'� che ti pu� aiutare
a scegliere tra cielo terra e mare
a farti stare addosso, a farlo gi� d' adesso
Anticipo-ritardo
per essere ingordo
o per un ascesi in jet
Anticipo ritardo
temerario codardo
solo sempre quando non dovrei
Transustanzier�
prima che mi possa incidentare
mi anticiper�
piuttosto che il claxon meglio morire
Anticipo ritardo
sempre il primo a sperarlo
ma l�ultimo a sapere che
non esisteva il prima
non esister� il dopo
il labirinto ed il topo sei
Transitoriet�
� quando ti restano dei soldi
se hai comprato gi�
sette leghe di stivali nei saldi
Cosa ci fai in mezzo agli altri umani
dagli la mano e lavati le mani
la lotteria
� lotto continuo
Ero gi� qui prima che arrivassi
non ci sar� se mi aspetterai
punto sempre a capo, ma faccio la coda
Anticipo-ritardo
s� che me ne accorgo
ma quando � gi� tardi ormai
se giovane, balordo
se vecchio, Testa testardo, ma quanto ancora t'indignerai !?

fantasmi
Mi rincorrono dei fantasmi
pi� veloci di me, con le catene sul pavimento
stanno alla luce anzich� al buio
io gli parlo per�, � se rispondono che poi non li sento
Hanno spirito i miei ectoplasmi
si divertono a infilarsi nei vestiti da donna
ed hanno un corpo quasi vero
che ti attira a s� sebbene tu conosca il mistero
ma sono di compagnia, li rimpiangi quando li hai cacciati via
Mi deridono i miei fantasmi
che al contrario di me, si alzano di prima mattina
e li ritrovo al mio risveglio
mi preparano il t�, con un filtro che non trovi in cucina
lenzuola esoteriche, apparizioni, gravidanze isteriche
Mi deludono i miei fantasmi
quando scendono gi� e li vedo camminare per terra
o se mi chiedono una tregua
o peggio complicit� proprio quando sto giocando alla guerra
Sto rinchiuso tra i miei fantasmi
con i soli che han voglia di entrare dentro questo maniero
passano dalla porta chiusa
e minacciano di diventare carne ed ossa davvero

lo schiaffo che ti d� l�apache
sciaf sciaf sciaf...
Questo � lo schiaffo che ti da l�Apache
sa di tabasco e sopracciglio infranto
ti esplode in faccia la scintilla e il gas
caduto il basco nulla frena il pianto
per lingua morsa ti ammutolir�
che tu sia in ballo o sulla seggiola
ceffone autentico sganassa sventola sconquassa e cade la mandibola
Non � un solitario ma un duetto straordinario
io lo do a te tu lo dai a me
un bello schiaffone uno sciacquone di tensione
in singolar tenzone
Schiaffo morale che ti da l�Apache
le mani in pasta gi� dal fiero pasto
che la tua faccia cos� double-face
la giri apposta a coprir l�occhio pesto
punito il velleitario e l�ordinario
pulito dalle cinque dita e mesto
lo sganassone fuori dal contesto che a calar le braghe ti far� pi� lesto
Turbinio del ballo ma tu fermati sei bella
io che gi� so tu che gi� sei
piovono papagne ma che paiono cuccagne
male non ti fa
sciaf sciaf sciaf...
L�indiano, il metropolitano e il trash,
lo prende a schiaffi e ti si siede accanto
ti sbianca il volto ancora pi� del dash
ti getta il sasso e non nasconde il vanto
ti blocca l�auto con le sue ganasc
e ti svergogna per quanto sei kitsch
ti fa cadere tutti i tuoi posticci e poi pi� non ti spacci per ci� che pur sei
Sciaf!

d'inedia
D'inedia, pi� non si muore
d'inedia, anche dovessi legarmi alla
sedia, per fare un po' di
commedia, convinto che lo potrei
di fame, vivere solo di brame
ed allargando le spire e le squame
c'� un cuore d'oro e di rame
che batte forte perch�
Non si arrende dal castello
che pretende da una stanza
perde sempre sul pi� bello
non la fede, la costanza
Che non l'hai decisa dalla mattina
che hai perduto a carte o a nascondino
che non puoi stare solo per pi� di un giorno
ma non vuoi nessuno intorno
Di stenti, al freddo battendo
i denti, ed in balia di bizzose
correnti, commenti troppo
pesanti, se tiri avanti � cos�
Di sete, e nell'arsura pi�
dura, in un deserto le ore pi�
liete, perch� con tanta
paura, non sei rimasta laggi�
Chi s'� arreso perch� ha vinto
nella quiete, l'orticello
poi ricicla per istinto
spazzatura di metallo
Dentro queste case, nelle famiglie
difese con i cocci delle bottiglie
purch� non esca niente fuori ed entri solo
sicurezza presa a nolo
La chiave, che chiude a chiave
il portale, che chiude a chiave champagne
e caviale, dove rinchiuso
un (sgrunf sgrunf) maiale
s'ingozza e ingrassa per te
la stanza, abitata dalla
speranza, di frigo pieno e capiente
credenza, che non ci vuole
una scienza, se le sostanze le hai
Non si arrende dal castello
che pretende da una stanza
perde sempre sul pi� bello
non la fede, la costanza
Che non l'hai decisa dalla mattina
che hai perduto a carte o a nascondino
che non stai con nessuno per pi� di un giorno
e solo vuoi qualcuno intorno

si spegne cos�
Una stella che cade gi�
i desideri che avverati son sprecati
non esprimo pi�
la meteora cade ma sai
i giorni che hai rubato ai sogni che hai perduto
non li conti mai
Ho fatto gi� tutto quel
che non c�era da fare
per gioco anche il poco che
si avverato gi�
E� caduto un sasso per me
bazzecola che ammasso
a baggianate che ho
cercate e meritate
puoi dirmelo anche piano
inventarlo piuttosto che io cada invano>
Non so cosa chiedere
non so pi� dove andare
so solo che solo ormai
non mi basto pi�
Una luce che scende qui
in un mare di frottole precipita
e si spegne cos�

feto felix
Solo versi/acci�

oriundo indigeno
Oriundo Indigeno
di una trib�
con niente pi�
manca l�ossigeno
e l�anima fotografi
Mulatta creola
la dai l�aureola
a Rousseau
Robinson Cruso�
mangia la carne a Venerd�
Nairobi mai rubi l�oro di
�Ngoro �Ngoro
Leopardi Manzoni pascoli
e mungi caucci�
Frank Capra non crepa e i cavoli
poi toccano a me
Strali d�Australia all�autarchico
e autistico re
Bella aborigena
batti il tam tam
di chewing-gum
sei telegenica
fai spot
di carta igienica
sinuosa antilope
problemi d�adipe non hai
il sangue circola
l�infida Europa infibula
Migrante autentico autoctono
planetario
cosmopolita razziato
cosmo pulito
la specie mia sifilitica
casta o sterile
stirpe genia razza egemone
si estingue da s�
indegno ind�gente

non ti ho perso
e farnetico
in asso
vengo addosso
solo avverto
sconcerto
piango
le mie lacrime di fango
Non ti ho perso
son scappato via
prima di sentirti lontana
e adesso
mi riverso
in troppa roba mia
voglio cancellare il mio addio
se non so camminare pi�
� perch� ogni volto
che mi viene incontro,
poi, non sei tu
non ti ho ancora perso
anche se lo so
che sono lontano da te
quanto son lontano da me
son disperso
non vedo e sento pi�
stanca esser sfiancati di s�
e non riesco a schivare pi�
tutto il contro che mi viene incontro
incantavi tu
se ti ho perso
scriver� cos�
che tu sei lontana da me
ma io sono vicino a te
dove siamo adesso?

sono sincero
sono sincero
parlo con gli altri
racconto chi sono
e ci credo davvero
e se mi azzardo
parlo anche da solo
invento comunque
ma non da bugiardo
Le storie da ripetere allo specchio sono ormai
solo quelle contro i filistei
di bambole dalle guance pallide
e di fughe nelle altre citt�
Sono sincero e non bugiardo
finch� non mi ascolto
finch� non mi guardo
Sono sincero
dico il mio nome
suonando campane
battendo il tamburo
dici sul serio
che ti confondo
girando pi� in fretta
del sangue del mondo
Le storie dette e scritte a quel furetto che non sei
son promesse fatte ai farisei
alle bambole che per occhi han mandorle
snocciolate di loquacit�

senza s� non so
Sopra
alto
no tenore
basso
(Basso [e tenore su B])
Il davanti il davanti
il didietro il didietro
due civette sul com� due auto-civette sul com�
giocavano al dottore con tremore infido amor
l'amore infranto l'amore infranto controcan-
dura tanto -tonata
pi� contento non si pu� medio che pi� contento non si pu�
rimborsami soddisfa so disfar
Piedi testa capo n� coda Pomodoro
spento acceso vola Doroteo
e striscia bianco brutto nero Telecomando do no non te lo do
parla tace a lungo ristretto concentrato
piedi nudi e brace diluito
ti piaccia oppure no candeggiato Strap!
ridi piangi chi ti costringi
celibe zitella
lo sterile baccello a mollo
rinfoltito poi depilato Strap!
Parlato: Sen, se se, Sen
Za, zazazaza
Sen, sen
so, so so, so so so
Che melenso che melenso
il consenso il consenso
suggi ma pensi di no non sfuggi e non dici mai di no
se penso a quanto � denso il censo dissenso
ai monatti ai monatti fanati
la moneta la moneta natica
baionetta affilati i soliti biscotti inzuppali
flessibile infila in fila
Paradiso put purgatorio Termidoro
viaggia Caravaggio formicaio
dileggiami col tuo messaggio telecomando do no non te lo do
Testa coda vattene a piedi ingrassato
con questo scappamento dimagrito
io non respiro no costipato
sono svuoto o mezzo pieno etci�!
sputo il mio veleno
o fuggo in un battibaleno
rassegnato ad essere inviso ai pi�
Che buon
senso
se intenso non
penso
Senza s� non so
(parlato)[come sopra]

al mio cuore aritmico
Tutte assurde lettere
scrivi se poi
a chi spedirle non ci pensi mai
al mio cuore aritmico
tanta poesia
quella � sempre stata dalla mia
<... Ritornerai a cacciare le lucertole
ma il sole che ti brucia mi scottava gi�
si toglier� la corrente anche alle lucciole
la sola luce che ho seguito sempre...>
Svendo tutti i titoli
ed i trofei
poi del resto cosa ne farei
se il mio cuore pavido
poco che sia
io non riesco ancora a darlo via
<... Ancora sai di selvatico, di cucciolo
vivi nel bosco �Nonconosco Per� So�
ci parli ormai solo con parole sdrucciole
con quella voce che ha taciuto sempre...>

congiuntivo
Democrazia:
tecnica per la risoluzione non violenta dei conflitti
La grammatica della musica
� proprio un mago pallido per l'et�
che sia che fossi
che sia stato che fossi stato
voglio cedere la mia costola
perch� la musa, debole, morir�
Da quanto lo sto sentendo
da un luogo senza Dio
come se finisse tutto
quando sar� morto io
tra l'inferno sotto i piedi
ed il cielo su di noi
c'� la vita fragile
ma rimando sempre a poi
quanta acrobazia dell'autentico
pagliaccio triste e isterico della democrazia
che possa che potessi
che abbia potuto o che lo avessi
Ma spero che resista
il congiuntivo
nonostante ci disgiunga tra noi
per quanto resti al chiuso
rimango vivo
contendo il posto ai santi e agli eroi
Cato Cicero Crusca�

la musica sono io
La musica sono io
perch� son stanco di parlare
e non ripeto ed anzi smetto
mai pi� il sublime sublimare
La musica sono io
anche Dio ne � contento
Francesco che parlava ai lupi
ma io se parlo li spavento
la musica sono io
e non scusate la modestia
da bestia apro la bocca e latro
niente foglia davanti e niente dietro
io tengo queste note
come si tiene quando si � preso
� atteso, e se apro la cerniera
alzo la cresta e scuoto la criniera
e l�aria sono io
canto la voce e poi canzono tutto
e cambio il brutto in bello e intono il mondo
ch�era squadrato e ho tramutato in tondo
la musica sono io
etutto il resto presto sar� nulla
la culla ha dondolato al pianto mio
il suono che ora scardina cella
la musica sono io
e non mi sento perch� sono
e non mi penso perch� esisto
fratello suon di Giuda e Cristo

exit poll 22/3/94'
ovveroLa sconfortante scarsit� di tronche per l'italico autor
Pi� gi� l'Exit Poll
non c'� qui pro quo
laggi� giovent�
bla bla libert�
Da qui me ne andr� per�
bench� vieppi� lacch�
cos� kappao casqu� sof� parquet felicit�, mai
fai da te vin brul� pi� rag�
luned� trib� ammazzacaff�
societ� velocit� robot metro checch� citt�
3x2 di pancarr� finch� dossier bid� a gog�
nel mare cuore amore fiore
cambier�, altroch� cachet su e gi� con Goering Pinochet
Qui chi si mi boh pi� blu perch� cio� ci manchi tu
se non che velocit� non torner� la libert� Sole
ora d� giacch� purch� sar� pur� o seriet� solo
gi� per� Toto cos� et Nin� Tirabusci� non volo
tu tu tu tu blu blu blu blu me lo canto
no no no no ma ma m'ama me lo suono �etc�

ecco che mi secco
Mi secco
ecco che
stecco
Arido
divento
e smetto
di compiargermi poich�
lacrime evaporo
puro e duro
brucio
con Savonarola
ah!
con Giordano Bruno
oh!
con Giovanna d�Arco
ah!
quattrocinquantuno
Farheneit
son Cecco
foco e
ceppo
strega
non sono
ma orco
Ardo
sacro fuoco
il resto
dura poco
ico-ere-sfittico-clasta

quel che voglio (o sbaglio?)/quello che desidero poi quando ce l�ho
Ferve l�immaginazione
che serve per�
se ti penso gi� ti trovo:
mi preparo un po�
Quel che voglio sei tu
tutto il resto non conta pi�
di pensare a me stesso
non ne posso pi� adesso
Son deciso perch�
basta solo che sia con te
questa volta non sbaglio
quel che voglio sei tu
Nell�incontro di ogni giorno
ti fermo il tran tran
chiedi cosa faccio: scrivo
e vivo, nonchalant
Quel che voglio lo sai
che tu sia il primo tra i miei guai
a valere da solo
tutto il vino che scolo
Sono certo tu sia
quella che mi si porta via
ti sonnambulo sveglio
dove voglio vai tu
N� tra un giorno n� tra un anno
me ne pentirei
beh, ne sono quasi certo
come tu lo sei
Ieri non avevo te
ma tu eri il mio sogno pi� bello
oggi che tu sei con me
non mi resta nemmeno pi� quello
tutto ci� che luccica voglio possedere
certo i tuoi occhi brillavano ieri
ma oggi non splendono pi�, perch�
Ieri che pensavo a te
non riuscivo a dormire e a mangiare
oggi forse manger�
ma che fingere sar� cantare
quello che desidero poi quando ce l'ho �
come i tuoi occhi che mai ho guardato
e che certo non vedr� pi�
come i tuoi occhi che non ho mai visto
ma che certo non vedr� pi�

son contento di esser nato
(Son contenti di esser nati)
Maramao, morto, � risorto
Gagliolo via Revello12 2482624
Velardi corso Traiano91 748098
Cometti Casarotti via Nizza4 347031
Abenante piazza Derna 35 993653
Fornasero via Gioberti 2 5114800
Quacquarelli corso Francia 80 645541

friggo l�aria
Sono di passaggio nella vita tua
La lingua mi s�inceppa nel linguaggio
Morsa fugge via
Questo il mio appannaggio cascamorto gi�
Di certo non ci vuole un gran coraggio
Ma ce ne vorr�
Con te con te con te friggo l�aria per te
Perch� non ho pietanza e sostanza perci�
Ti do ti do l�ombrosa ma ambrosia che ho
Semmai se puoi solo se vuoi
Ho ancora voglia di giuggiolare
Sono di passaggio tocca e fuggo via
Ma in quanto affetto da libertinaggio
Che ti fa malia
Tutte sotto vetro le carenze ho
Che guardo avanti e ti accarezzo indietro
Entro ma uscir�
Da me per te giacch� friggi l�aria con me
Che se non ho pazienza e quietanza per�
Di pi� di pi� prometto e ti chiedo di pi�
Pi� su pi� gi� di pi� o mai pi�

arti lettere onor tutto � stoltezza
In quest�et� dell�indorato sterco
Che il subitaneo lucro unico apprezza

la guerra � gi� finita
Ritornano dal fronte felici per noi
La guerra � gi� finita cantiamo gli eroi
E se hanno combattuto l�han fatto proprio per me
per far sapere a tutti il giusto cos��
Se ne faremo un�altra in prima linea sar�
Per non avere dubbi su quello che ho
Difender� il mio culto sfrenato di me
Il nostro mondo piatto il solo che c��
La guerra � gi� finita per� non la mia
Che povero combatto la ricca mia apatia

Franza o Spagna purch� se magna
Al soldo di chi sia
Prima col re
Poscia col pr�
Sia Franza o Spagna purch� se magna
Bene e tanto
Profano in sacrestia
Perso per te
Penso per me
Paga la mossa delle tue ossa ohin�
Non perder l�occasion
D�esser gentil
Con il lenon
Son prostituto mai ravveduto al fin

sono atteso in paradiso
Mi han chiamato all�improvviso
Oh! Oh!
Sono atteso in paradiso
S�! S�!
L�arte di saper morire
La mia fine cellulare
Programmata naturale
Non la riesco a concepire
Il mio slancio equilibrista
Tende un filo tra le cose
L�ombelico tiene l�asta
Se non guarda gi�
Batte le ali scuote il cielo
Squarcia il velo l�angelo che � in volo
Fossi il primo che l�avvista
O l�ultimo della lista
Fosse l�ira sua funesta
O la mensa mia d�arpia
Come l�acqua cade in terra
E poi risale su dal mare
La tua apparizione appare e non se ne va pi�
Mi ha sorriso mi ha preteso
Anche se sono indeciso vado
Mi han chiamato all�improvviso
Oh! Oh!
Sono atteso in paradiso
S�! S�!
Si tramuta l�acqua in vino
E non � una circostanza
Non ci credo nel destino
Nel fato nel caso mai
E� finito il mio confino
Nella terra di nessuno
Mi alzo come un palloncino
Sopra il luna park
Mille le tue meraviglie
Giochi la tua sorte a biglie e vinci
Non mi tolgo dalla testa
non mi faccio dire basta
Petto in fuori e lancia in resta
Cherubino o putto mio
L�arte di saper morire
Parte dal saper cambiare
E l�angelo sterminatore se ne � andato via
L�angelo ribelle cade dalle scale ma non si fa male
Sono atteso in paradiso: qui!

Orso Marco Testa
via Carlo Alberto 5
10123 Torino
tel. 011 883138
0347 9196213
E-Mail: [email protected]



 
 
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