| OrsoMarcoTesta: Solitari esercizi di canzonetta | ||||||||||||||||||||||||
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Orso Marco Testa Solitari Esercizi di canzonetta Introduzione/Mano avanti/Mano dietro/Confido in te oh mio, in prima persona Tutti i brani sono composti, parolati, arrangiati, interpretati, e registrati in seppur non sciatta ma pur casalinghitudine dall�autore, che si � avvalso di: carta da musica, matita, un pianoforte, un piccolo mixer, un microfono da palco, un frusciante registratore multitraccia, una chitarra semiacustica anni 60� frutto di un baratto, una tastiera con suoni campionati, un PC e la sua memoria caduca. E nonostante: le ripetute incursioni di un ufficiale giudiziario che ha tentato di pignorare il tutto (fa molto curriculum da vecchia boh�me ma � vero), i martellamenti continui di un�orda di muratori al piano di sotto, una autodisciplina mai abbastante. Un CD �Interattivo� Quella di utilizzare suoni sintetizzati o (approssimativamente) campionati, non � una scelta. Tutti i brani saranno perci� seguiti dall�elenco degli �strumenti� utilizzati, affinch� l�ascoltatore possa riconoscerli e soprattutto immaginarli come potrebbero essere, se reali. Prefazione Nota alle note, nel voluto doppio senso Avete notato come quasi tutte le �considerazioni� su di una canzone, per esempio della critica, vertano perlopi� sul testo? Io parlo molte parole. Le parole sono importanti, e molto, ed io ne uso e ne abuso, ma una nota, una sola, varr� sempre di pi� e si parte quindi con 1. Pi�notemenoparole (1997, a cappella) Breve saluto iniziale, introduzione armonicamente impervia, voce a cappella sovraincisa per sei. Programmatica dichiarazione d�intenti nonch� il sogno di sempre: una lingua di suoni puri, non ammorbata da significato e significante, mutevole e cangiante fatta solo per cantare, pre-linguaggio, qui inventato. Insofferenza verso il proliferare di ripetitive strofe, ossessivi ritornelli, smisurati annacquamenti di una blanda idea compositiva per raggiungere l�incomprensibile tempo standard della canzonetta che tutti ed anche me diletta. E�quindi questo il primo di tanti �micropezzi�: se ti piace � un cioccolatino che si scioglie subito in bocca e te ne fa subito desiderare un altro, e se no, finisce subito, e non ti annoia oltre 0:20 2. Il pesce Parla (1992, drums, congas, hammond org, ten sax , tpet, tbone, el gt, bass) � un dialogo tra pesci* post-post dadaisti. E� funkeggiante, con qualcosa di latino, un Intro che nasce come scat (quando lo scrissi pochissimo frequentato all�infuori del jazz), improvvisato, e diviene poi una parte corale (si fa per dire, considerato che sono tutte mie voci) ed un solo centrale di hammond e voce insieme di impronta tipicamente jazzistica. Questo brano (ma quasi tutti in fondo) si sforza di avere una sua immediatezza, ma di non essere per questo scontato. E� buffo l�aver poi tristemente constatato quanto il minimo livello del �facile� fosse diverso per me e per, purtroppo, troppi altri. *notoriamente considerati muti 4:55 3. Lo stilita (1997, timpani, koto, piano, bass, violin, viola, cello, perc. ) Il merito della pagana preghiera � tutto del canto a bocca chiusa. Sarebbe tanto pi� semplice un�ascesi a buon mercato, e non ne sono nemmeno capace.. Lordami oh mondo! Da solo non mi basto. Pi� prosaico: il perenne anelito di purezza (senza durezza), da raggiungersi grazie, anzich� nonostante, la schifezza. 3.55 4. Fole (1993, piano, contrab, string orchestra, drums) Canzone d�amore, scritta da uno che non se ne intendeva per niente. Ho dovuto favoleggiare tutte altre favole, e continuo a non intendermene. Scomodato il pizzicato di un intera orchestra immaginaria. A casa, ora sempre, solo, i pianti, che mi sono fatto per registrarla 2.51 5. Anticipo ritardo (1993, vibes, organ,drums, congas, contrab) Il tempo in cinque ed il mio avere avuto sempre un quarto di troppo. 2.40 6. Fantasmi (1984, drums, perc., bass, rhodes, el.gt, brass sect.) Pulsare vagamente �acid-jazz� quando ancora del tutto imprevedibile. Visioni e polluzioni notturne. L�ondivaga riscoperta del wha-wha 4.55 7. Lo schiaffo che ti d� l�Apache(1997, accordion, Contrab, drums) Canzoncina ispirata alla famosa danza da bassofondo parigino in cui un lui, basco, baffetti e maglia a righe (l�Apache) e una lei, bruna, lunga gonna ed aria zingara e sofferta, amoreggiano a suon di ceffoni, inesorabilmente a tempo. Loro. Finale fanta sociale, perch� tutto � politico, tutto � poli. Per chi mi obietter� il poco o il troppo impegno. Ma anche: Tom e Jerry in un piroettante cartone animato, ed un paio delle innumerevoli cose che non sopporto che mi prendo la libert� di sbeffeggiare. Poi qualche parola giusto perch� suonava bene, pratica usuale. Ed il solito vizio del presunto artista, sublimare, orrenda parolaccia il cui significato �: diventa bello perch� l�ho deciso, e scusate se non sono (ancora) Dio. 1.53 8. D�inedia (1991, drums, flute, classic gt, latin perc.,contrab, latin org) E� naturalmente l�inedia dello spirito la pi� tragica. L�arrangiamento ricorda un po� la colonna sonora di un Pinocchio televisivo che vidi da bambino. Certo Puccini ha fatto incommensurabilmente di meglio, ma era prima delle Avanguardie storiche, di Bukowski, del talk show. Il testo per� allittera e suona, molto tardo (romantico?), blandamente riscattato dalla tanto blandita autoironia autentica ed autoironia fasulla insieme. La melodia � venuta, cos�, pi� Musetta che Mim�. 4.29 9. Si spegne cos� (1987 drums, contrb, bandoneon, piano, strings, classic gt) La prova scritta di un saggio finale di armonia e l�incontro con Piazzolla. Ma come al solito l�italico me-lo-dir prevale, e Astor nel ciel, perdonami, ma le progressioni mi annoiavano. 4.21 10. Feto felix (1996, drums, bongos, congas, bass, rhodes, tpet, tbone, ten sax, alto sax) L�orgasmo di un feto con sigla di un poliziesco del �71. 2.00 11. Oriundo indigeno (1996, piano, rhodes, bass, drums, perc.) Come siamo brutti, come siamo pallidi, come siamo flaccidi, come siamo sterili. Se proprio non vogliamo estinguerci abbiamo almeno il buon gusto di imbastardirci un po�. Ci sono cascato anch�io: questo � il mio politically correct: viva la societ� multirazziale, ch� il mio codice genetico mi pare sia tra i pi� indegni d�essere tramandato. 1.32 12. Non ti ho perso (1989-1997 sitar, rhodes, perc, gt, fret bass) Cominciata con gran facilit�, quando ancora non veramente perso, perch� ancora non avevo niente da perdere. Terminata di recente con ulteriore facilit�, dopo aver perso tutto. Ancora l�osceno, umano sublimar, e il sitar, finto e perci� drammaticamente intonato. 4.22 13. Sono sincero (1990 etno perc., flute, contrab, accordion, gt, tbone) Composta camminando per strada a tempo di tarantella, nel senso etimologico di come punto da una tarantola. E� un pezzo minore, senza che peraltro ce ne siano di maggiori. La data � quella ufficiale, di deposito. Poi le cose vanno e vengono ed altri e meglio si sono cimentati. Non avete idea di quanto io sia stato copiato da poveracci che neanche sapevano di copiarmi. E come volergliene? 3.12 14. Senza s� non so (1995 a cappella, piano) In origine scritto per quartetto vocale, ma poi la mia solita mania di fare tutto da solo e incapacit� di fare niente con gli altri� La voce acuta, solo controtenorile anzich� come dovrebbe, di evirato, si libra piuttosto poco, ancorata com�� a capricciosi testicoli. I versi, da teatrino, delle marionette. 2.03 15. Al mio cuore Aritmico (1988 kalimba, reed organ, classic gt, drums, latin perc, contrab) Cantilena tardo adolescenziale: il soffio sistolico ce l�ho sul serio, ma non mi � valso neppure l�essere riformato. E� poco meno che uno spiffero da sotto una porta. Chiusa. �In atmosfera milongheggiante tanto blandita dal cantautorato innamorato di jazz: ma con qualche melodica molecola d�aria. Perch� tutti i nostri migliori si rifiutano di respirare? 3.38 16. Congiuntivo (1993, brass sect. Bass, el.gt, rhodes piano) Un pezzo spigoloso scritto in morte del modo del desiderio, dell�esortazione, della possibilit�, della concessione, dell�ipotesi, del dubbio. Non mera questione di grammatica 4.32 17. La musica sono io (1997, a cappella sconsacrata) Improvvisazione melodico/vocale su testo immodesto. Coup de theatre: proprio per il brano della transunstaziazione il testo viene prima, come mai prima. 3.18 18. Exit poll, ovvero la sconfortante scarsit� di tronche per l�italico autor (22.3.1994 etno perc., basson, cello, accordion, bass, gt) All�indomani dell�inevitabile responso elettorale medito la fuga per il Soviet dei Poeti, la Repubblica di Platone, la Grande Civilt� del Baratto. Ma la metrica mi frena, e mi manca la balalaika. A chi mi ricorder� di aver dimenticato Stalin rispondo che ha ragione, che gi� solo i baffoni spessi mi fanno senso. Aboliamo il suffragio universale! 3.37 19. Ecco che mi secco (1996, piano, marimba, drums, pizzicato strings) Un eretico brucia sul rogo. Crepito e scoppietto ma perlomeno non sibilo come legna verde per fine immeritata che non merito e vorrei meritare per miei meriti. In uno dei consueti deliri solipsistici m�immagino condannato al rogo, assurgere al nobilissimo rango di eretico. Nessuno se ne darebbe pena nella realt�, e cos� il fuoco me lo appicco da solo. 1.17 20. Quel che voglio (o sbaglio?)/Quello che desidero poi quando ce l�ho (1988-89 1]accordion; 2] organ, bass clarinet, vibes, perc, classic gt) Due brani inevitabilmente collegati dal valzerino-accordeon-chansonnier e dall�essere al contempo uno immediata negazione dell�altro. Alzi la mano chi non ha mai detto o pensato uno dei due titoli od entrambi. Vi voglio un po� di bene, non sono del tutto snobbonanista ?!5.35 21. Son contento d�esser nato (1997, latin perc.) Nomi e recapiti di ipotetici (e soprattutto ignari, ma mi piace pensare che il solo fatto di avere inserito i loro nomi li renda gi� di per s� felici) inguaribili ottimisti par mio sono liberamente tratti dalla guida telefonica. In barba ad ogni tutela della privacy ed all�ambigua etimologia del privato, del privare, del privarsi, del privilegio, spero nessuno mi quereli per averlo annoverato tra i contenti 1.20 21bis. Friggo l�aria (1998) Da sempre incapace di ricordare numeri a memoria, di contare perch� da subito rapito dal cantare, sono solito tradurre in intervalli e quindi frasi musicali i numeri telefonici di Muse e Concubine. La prima battuta del pezzo nasce cos�, il resto � la musica galante che ho scritto come se fossi in grado di rincorrere pi� a lungo barocche sottane. L�elogio di Casanova da parte di Don Giovanni: farle tutte felici anzich� limitarsi a sedurle tutte. 22. Arti Lettere Onor (1996, string quartet) Suggello musicando Alfieri, sperando che suoni oltre che inevitabile piagnisteo, sprone. Nonostante il quartetto d�archi tristemente finto, come tutti gli altri suoni. Perch� non ho i soldi, perch� gli umani sono faticosi, per dire so far tutto da solo e modestamente aggiungere, quasi. Dalla colonna sonora del falso documentario [il solo documentario possibile] Abbiamo chiesto: Che differenza c�� tra Mondrian ed una tovaglia? di OrsoMarcoTestaCineasta 0.18 *Bonus Track: 23. La guerra � gi� finita (1991, nell�immediato dopoguerra della Santa del Golfo, piano, bass, drums, hammond) Le guerre chirurgiche durano troppo poco, infinitamente meno della spazio della coscienza. Indeciso fino all�ultimo se cantare o demandare al solo piano il tema centrale. E gi� un�altra e un�altra ancora 4.11 Postfazione Appena terminato lo scritto il consueto amaro in bocca. Anche io, come quasi tutta la critica �musicale� di musica non ho parlato, non ho saputo. Meglio: la musica si ascolta, si canta, si suona, si balla. - 25 pezzi: vulcanico, eccessivo, incontenibile o solo debordante trucco per celare la mia incapacit� di scegliere, ed insieme l�impossibilit� di sentirmi rappresentato da un singolo stile, genere, gruppo, stirpe, stato, nazione, pianeta, sistema, d�accordo, la pianto. Coda I brani qui raccolti sono una esigua e incerta selezione di uno sconfinato repertorio (r minuscola). In caso di mia (sempre) prematura scomparsa, cio� morte, solennemente qui affido a qualche perdigiorno par mio lo spulciare tra spartiti, carte, agendine e cassette varie: decine di altre motivetti e canzoncine, molta musica in attesa di inadeguati versi, idee solo ritmiche, solo melodiche, troppo concluse, troppo abbozzate. Tutta roba che speranzoso contavo prima o poi di manifestare al sordo mondo� ma che avrei scritto comunque, fossi anche stato Adamo, senza Eva, e senza mela. Legenda (i nomi degli strumenti sono, per praticit�, in abbreviazione inglese) A.sax: sax contralto; accordion:fisarmonica; bassoon: fagotto brass: sezione fiati;, cello:violoncello; drums: batteria; gt: chitarra; org.:organo; perc:percussioni; strings:archi; tbone: trombone tpet: tromba;; ten Sax: sax tenore; vibes: vibrafono; Tutti i brani sono depositati Siae (1984 �1998) Brevissime note �artistiche� Orso Marco Testa non ha mai fatto il cameriere, il tranviere, il pony express, l�impiegato di concetto, non ha mai lavorato insomma, e non ha intenzione di cominciare. Sopravvive di musica da sempre, cantando ed insegnando il jazz, dopo un travolgente e proficuo innamoramento per lo stesso occorsogli ormai molti anni or sono, con privilegio che � possibile meritare, rinunciando (e senza che questo pesi, � il bello�) a casa, auto, vacanze, e qualsivoglia presunta sicurezza, ma non rinunciando al proprio preziosissimo tempo di mortale. Altrettanta passione lo lega alle forme belle, ed alla forma canzone, dove per� gli elementi che potrebbero contribuire al di lui sostentamento paiono essere ancor pi� effimeri OrsOLiriche Pi� note, meno parole Poche parole Molte pi� note Gima ruli bi du tlecche mofo za lo O que urinne fiu Lanto iodreptivuo chiun�svi hm ha/u epri op� tofinii il pesceparla Nuota la trota e non cerca lo sguardo lascia al pavone far la ruota lascia il "messaggio" dentro la sua bottiglia e fa gli occhi di triglia Dada che le parole sono pietre se parla un pesce spada rete! sempre pi� strette sono fatte le maglie che viene sete Quando c'� un poeta che s'illumina da solo che verseggia col vetriolo che si vuole fare asceta peggio ancora un patriota che maneggia del tritolo non gli chiedere promesse che poi son sempre le stesse Non voglio pensare a quanto ce n'� di mare intorno a me olio in padella se ritorno in me Nega di respirare coi polmoni il gretto pesce sega vince e fa pescare il pesce Falcemartello lui resta stare a galla Guarda che sta passando una sirena io la vorrei invitare a cena se la lasciassero gli umani che tanto ne temono anche il canto Quanti sono i fanti in un mazzo di stridenti vaghi inutili volubili o peggio inconcludenti come fossero le razze a cambiare come nuoti o restassero gli squali con gli stomaci pi� vuoti Non voglio pensare a quanto ce n'� di mare intorno a me olio in padella se ritorno in me lo stilita mmm... Era una mela di Eva giuri ultimo dei puri Narciso e stagno specchio rotto e chiuso in bagno lo stilita che ti saluta la riverenza la penitenza scende l�ascesi dalla colonna infame e passeggia la differenza Restare in silenzio ha senso? O � istinto di conversazione? Dissento in tanto � rimorso od � rimpianto l�orsa va in letargo e le vaghe stelle dell�orso che si fan largo resto coi piedi a bagno nel Gange ma con le mani intasco le mance mmm... nel deserto rosso le tentazioni che delusioni a pagarle sono scorbuto sono eremita sono isolato e di sfuggita se trasmetto non connetto neanche a letto fole prima ago di bussola pensavo a cosa fosse il nord ma adesso migro con le rondini o posso stare dove sto prima ero un giocattolo che non potevi rompere ora un barattolo di favole che non son frottole perch� tu sei la mia Sirenetta la principessa con la sua scarpetta la figlia del Corsaro Nero un Pollicino che cerca il sentiero prima ero una zattera che disdegnava l'isola con questo brutto mio carattere non meritavo quel che ho Quanto ero tirannico a comminare, e anche per me torture a base di solletico di solo sforzo atletico ma tu hai baciato il tuo rospo e ti accontenti di un rospo pi� fosco e resti sopra il tuo pisello perch� convinta che sia proprio bello tu sei il Bab� per i ladroni sfreghi una lampada e piovono doni sei come Pippi Calzelunghe voli in pallone anche senza mutande con te le mille e una notte le passerei anche a prenderci a botte tu sei la Bella Risvegliata ora Pinocchio ha trovato la Fata Anticipo ritardo Anticipo ritardo palle da biliardo parole gi� logore Anticipo ritardo chiudo gli occhi e guardo labile il pensiero � Transitivit� ti ha ascoltato prima di sentirti e sapeva gi� non capisci che-non-hai-da-dirti Anticipo ritardo le forze che disperdo sperando di non vincere Il facile traguardo taglio come un dardo solo per pentirmene Transitoriet� � quando ti restano dei soldi se hai comprato gi� sette leghe di stivali nei saldi Cosa ci fai nella tua nazione non prendi mai espresso alla stazione non guardi mai partite di pallone Che cosa c'� che ti pu� aiutare a scegliere tra cielo terra e mare a farti stare addosso, a farlo gi� d' adesso Anticipo-ritardo per essere ingordo o per un ascesi in jet Anticipo ritardo temerario codardo solo sempre quando non dovrei Transustanzier� prima che mi possa incidentare mi anticiper� piuttosto che il claxon meglio morire Anticipo ritardo sempre il primo a sperarlo ma l�ultimo a sapere che non esisteva il prima non esister� il dopo il labirinto ed il topo sei Transitoriet� � quando ti restano dei soldi se hai comprato gi� sette leghe di stivali nei saldi Cosa ci fai in mezzo agli altri umani dagli la mano e lavati le mani la lotteria � lotto continuo Ero gi� qui prima che arrivassi non ci sar� se mi aspetterai punto sempre a capo, ma faccio la coda Anticipo-ritardo s� che me ne accorgo ma quando � gi� tardi ormai se giovane, balordo se vecchio, Testa testardo, ma quanto ancora t'indignerai !? fantasmi Mi rincorrono dei fantasmi pi� veloci di me, con le catene sul pavimento stanno alla luce anzich� al buio io gli parlo per�, � se rispondono che poi non li sento Hanno spirito i miei ectoplasmi si divertono a infilarsi nei vestiti da donna ed hanno un corpo quasi vero che ti attira a s� sebbene tu conosca il mistero ma sono di compagnia, li rimpiangi quando li hai cacciati via Mi deridono i miei fantasmi che al contrario di me, si alzano di prima mattina e li ritrovo al mio risveglio mi preparano il t�, con un filtro che non trovi in cucina lenzuola esoteriche, apparizioni, gravidanze isteriche Mi deludono i miei fantasmi quando scendono gi� e li vedo camminare per terra o se mi chiedono una tregua o peggio complicit� proprio quando sto giocando alla guerra Sto rinchiuso tra i miei fantasmi con i soli che han voglia di entrare dentro questo maniero passano dalla porta chiusa e minacciano di diventare carne ed ossa davvero lo schiaffo che ti d� l�apache sciaf sciaf sciaf... Questo � lo schiaffo che ti da l�Apache sa di tabasco e sopracciglio infranto ti esplode in faccia la scintilla e il gas caduto il basco nulla frena il pianto per lingua morsa ti ammutolir� che tu sia in ballo o sulla seggiola ceffone autentico sganassa sventola sconquassa e cade la mandibola Non � un solitario ma un duetto straordinario io lo do a te tu lo dai a me un bello schiaffone uno sciacquone di tensione in singolar tenzone Schiaffo morale che ti da l�Apache le mani in pasta gi� dal fiero pasto che la tua faccia cos� double-face la giri apposta a coprir l�occhio pesto punito il velleitario e l�ordinario pulito dalle cinque dita e mesto lo sganassone fuori dal contesto che a calar le braghe ti far� pi� lesto Turbinio del ballo ma tu fermati sei bella io che gi� so tu che gi� sei piovono papagne ma che paiono cuccagne male non ti fa sciaf sciaf sciaf... L�indiano, il metropolitano e il trash, lo prende a schiaffi e ti si siede accanto ti sbianca il volto ancora pi� del dash ti getta il sasso e non nasconde il vanto ti blocca l�auto con le sue ganasc e ti svergogna per quanto sei kitsch ti fa cadere tutti i tuoi posticci e poi pi� non ti spacci per ci� che pur sei Sciaf! d'inedia D'inedia, pi� non si muore d'inedia, anche dovessi legarmi alla sedia, per fare un po' di commedia, convinto che lo potrei di fame, vivere solo di brame ed allargando le spire e le squame c'� un cuore d'oro e di rame che batte forte perch� Non si arrende dal castello che pretende da una stanza perde sempre sul pi� bello non la fede, la costanza Che non l'hai decisa dalla mattina che hai perduto a carte o a nascondino che non puoi stare solo per pi� di un giorno ma non vuoi nessuno intorno Di stenti, al freddo battendo i denti, ed in balia di bizzose correnti, commenti troppo pesanti, se tiri avanti � cos� Di sete, e nell'arsura pi� dura, in un deserto le ore pi� liete, perch� con tanta paura, non sei rimasta laggi� Chi s'� arreso perch� ha vinto nella quiete, l'orticello poi ricicla per istinto spazzatura di metallo Dentro queste case, nelle famiglie difese con i cocci delle bottiglie purch� non esca niente fuori ed entri solo sicurezza presa a nolo La chiave, che chiude a chiave il portale, che chiude a chiave champagne e caviale, dove rinchiuso un (sgrunf sgrunf) maiale s'ingozza e ingrassa per te la stanza, abitata dalla speranza, di frigo pieno e capiente credenza, che non ci vuole una scienza, se le sostanze le hai Non si arrende dal castello che pretende da una stanza perde sempre sul pi� bello non la fede, la costanza Che non l'hai decisa dalla mattina che hai perduto a carte o a nascondino che non stai con nessuno per pi� di un giorno e solo vuoi qualcuno intorno si spegne cos� Una stella che cade gi� i desideri che avverati son sprecati non esprimo pi� la meteora cade ma sai i giorni che hai rubato ai sogni che hai perduto non li conti mai Ho fatto gi� tutto quel che non c�era da fare per gioco anche il poco che si avverato gi� E� caduto un sasso per me bazzecola che ammasso a baggianate che ho cercate e meritate inventarlo piuttosto che io cada invano> Non so cosa chiedere non so pi� dove andare so solo che solo ormai non mi basto pi� Una luce che scende qui in un mare di frottole precipita e si spegne cos� feto felix Solo versi/acci� oriundo indigeno Oriundo Indigeno di una trib� con niente pi� manca l�ossigeno e l�anima fotografi Mulatta creola la dai l�aureola a Rousseau Robinson Cruso� mangia la carne a Venerd� Nairobi mai rubi l�oro di �Ngoro �Ngoro Leopardi Manzoni pascoli e mungi caucci� Frank Capra non crepa e i cavoli poi toccano a me Strali d�Australia all�autarchico e autistico re Bella aborigena batti il tam tam di chewing-gum sei telegenica fai spot di carta igienica sinuosa antilope problemi d�adipe non hai il sangue circola l�infida Europa infibula Migrante autentico autoctono planetario cosmopolita razziato cosmo pulito la specie mia sifilitica casta o sterile stirpe genia razza egemone si estingue da s� indegno ind�gente non ti ho perso e farnetico in asso vengo addosso solo avverto sconcerto piango le mie lacrime di fango Non ti ho perso son scappato via prima di sentirti lontana e adesso mi riverso in troppa roba mia voglio cancellare il mio addio se non so camminare pi� � perch� ogni volto che mi viene incontro, poi, non sei tu non ti ho ancora perso anche se lo so che sono lontano da te quanto son lontano da me son disperso non vedo e sento pi� stanca esser sfiancati di s� e non riesco a schivare pi� tutto il contro che mi viene incontro incantavi tu se ti ho perso scriver� cos� che tu sei lontana da me ma io sono vicino a te dove siamo adesso? sono sincero sono sincero parlo con gli altri racconto chi sono e ci credo davvero e se mi azzardo parlo anche da solo invento comunque ma non da bugiardo Le storie da ripetere allo specchio sono ormai solo quelle contro i filistei di bambole dalle guance pallide e di fughe nelle altre citt� Sono sincero e non bugiardo finch� non mi ascolto finch� non mi guardo Sono sincero dico il mio nome suonando campane battendo il tamburo dici sul serio che ti confondo girando pi� in fretta del sangue del mondo Le storie dette e scritte a quel furetto che non sei son promesse fatte ai farisei alle bambole che per occhi han mandorle snocciolate di loquacit� senza s� non so Sopra alto no tenore basso (Basso [e tenore su B]) Il davanti il davanti il didietro il didietro due civette sul com� due auto-civette sul com� giocavano al dottore con tremore infido amor l'amore infranto l'amore infranto controcan- dura tanto -tonata pi� contento non si pu� medio che pi� contento non si pu� rimborsami soddisfa so disfar Piedi testa capo n� coda Pomodoro spento acceso vola Doroteo e striscia bianco brutto nero Telecomando do no non te lo do parla tace a lungo ristretto concentrato piedi nudi e brace diluito ti piaccia oppure no candeggiato Strap! ridi piangi chi ti costringi celibe zitella lo sterile baccello a mollo rinfoltito poi depilato Strap! Parlato: Sen, se se, Sen Za, zazazaza Sen, sen so, so so, so so so Che melenso che melenso il consenso il consenso suggi ma pensi di no non sfuggi e non dici mai di no se penso a quanto � denso il censo dissenso ai monatti ai monatti fanati la moneta la moneta natica baionetta affilati i soliti biscotti inzuppali flessibile infila in fila Paradiso put purgatorio Termidoro viaggia Caravaggio formicaio dileggiami col tuo messaggio telecomando do no non te lo do Testa coda vattene a piedi ingrassato con questo scappamento dimagrito io non respiro no costipato sono svuoto o mezzo pieno etci�! sputo il mio veleno o fuggo in un battibaleno rassegnato ad essere inviso ai pi� Che buon senso se intenso non penso Senza s� non so (parlato)[come sopra] al mio cuore aritmico Tutte assurde lettere scrivi se poi a chi spedirle non ci pensi mai al mio cuore aritmico tanta poesia quella � sempre stata dalla mia <... Ritornerai a cacciare le lucertole ma il sole che ti brucia mi scottava gi� si toglier� la corrente anche alle lucciole la sola luce che ho seguito sempre...> Svendo tutti i titoli ed i trofei poi del resto cosa ne farei se il mio cuore pavido poco che sia io non riesco ancora a darlo via <... Ancora sai di selvatico, di cucciolo vivi nel bosco �Nonconosco Per� So� ci parli ormai solo con parole sdrucciole con quella voce che ha taciuto sempre...> congiuntivo Democrazia: tecnica per la risoluzione non violenta dei conflitti La grammatica della musica � proprio un mago pallido per l'et� che sia che fossi che sia stato che fossi stato voglio cedere la mia costola perch� la musa, debole, morir� Da quanto lo sto sentendo da un luogo senza Dio come se finisse tutto quando sar� morto io tra l'inferno sotto i piedi ed il cielo su di noi c'� la vita fragile ma rimando sempre a poi quanta acrobazia dell'autentico pagliaccio triste e isterico della democrazia che possa che potessi che abbia potuto o che lo avessi Ma spero che resista il congiuntivo nonostante ci disgiunga tra noi per quanto resti al chiuso rimango vivo contendo il posto ai santi e agli eroi Cato Cicero Crusca� la musica sono io La musica sono io perch� son stanco di parlare e non ripeto ed anzi smetto mai pi� il sublime sublimare La musica sono io anche Dio ne � contento Francesco che parlava ai lupi ma io se parlo li spavento la musica sono io e non scusate la modestia da bestia apro la bocca e latro niente foglia davanti e niente dietro io tengo queste note come si tiene quando si � preso � atteso, e se apro la cerniera alzo la cresta e scuoto la criniera e l�aria sono io canto la voce e poi canzono tutto e cambio il brutto in bello e intono il mondo ch�era squadrato e ho tramutato in tondo la musica sono io etutto il resto presto sar� nulla la culla ha dondolato al pianto mio il suono che ora scardina cella la musica sono io e non mi sento perch� sono e non mi penso perch� esisto fratello suon di Giuda e Cristo exit poll 22/3/94' ovveroLa sconfortante scarsit� di tronche per l'italico autor Pi� gi� l'Exit Poll non c'� qui pro quo laggi� giovent� bla bla libert� Da qui me ne andr� per� bench� vieppi� lacch� cos� kappao casqu� sof� parquet felicit�, mai fai da te vin brul� pi� rag� luned� trib� ammazzacaff� societ� velocit� robot metro checch� citt� 3x2 di pancarr� finch� dossier bid� a gog� nel mare cuore amore fiore cambier�, altroch� cachet su e gi� con Goering Pinochet Qui chi si mi boh pi� blu perch� cio� ci manchi tu se non che velocit� non torner� la libert� Sole ora d� giacch� purch� sar� pur� o seriet� solo gi� per� Toto cos� et Nin� Tirabusci� non volo tu tu tu tu blu blu blu blu me lo canto no no no no ma ma m'ama me lo suono �etc� ecco che mi secco Mi secco ecco che stecco Arido divento e smetto di compiargermi poich� lacrime evaporo puro e duro brucio con Savonarola ah! con Giordano Bruno oh! con Giovanna d�Arco ah! quattrocinquantuno Farheneit son Cecco foco e ceppo strega non sono ma orco Ardo sacro fuoco il resto dura poco ico-ere-sfittico-clasta quel che voglio (o sbaglio?)/quello che desidero poi quando ce l�ho Ferve l�immaginazione che serve per� se ti penso gi� ti trovo: mi preparo un po� Quel che voglio sei tu tutto il resto non conta pi� di pensare a me stesso non ne posso pi� adesso Son deciso perch� basta solo che sia con te questa volta non sbaglio quel che voglio sei tu Nell�incontro di ogni giorno ti fermo il tran tran chiedi cosa faccio: scrivo e vivo, nonchalant Quel che voglio lo sai che tu sia il primo tra i miei guai a valere da solo tutto il vino che scolo Sono certo tu sia quella che mi si porta via ti sonnambulo sveglio dove voglio vai tu N� tra un giorno n� tra un anno me ne pentirei beh, ne sono quasi certo come tu lo sei Ieri non avevo te ma tu eri il mio sogno pi� bello oggi che tu sei con me non mi resta nemmeno pi� quello tutto ci� che luccica voglio possedere certo i tuoi occhi brillavano ieri ma oggi non splendono pi�, perch� Ieri che pensavo a te non riuscivo a dormire e a mangiare oggi forse manger� ma che fingere sar� cantare quello che desidero poi quando ce l'ho � come i tuoi occhi che mai ho guardato e che certo non vedr� pi� come i tuoi occhi che non ho mai visto ma che certo non vedr� pi� son contento di esser nato (Son contenti di esser nati) Maramao, morto, � risorto Gagliolo via Revello12 2482624 Velardi corso Traiano91 748098 Cometti Casarotti via Nizza4 347031 Abenante piazza Derna 35 993653 Fornasero via Gioberti 2 5114800 Quacquarelli corso Francia 80 645541 friggo l�aria Sono di passaggio nella vita tua La lingua mi s�inceppa nel linguaggio Morsa fugge via Questo il mio appannaggio cascamorto gi� Di certo non ci vuole un gran coraggio Ma ce ne vorr� Con te con te con te friggo l�aria per te Perch� non ho pietanza e sostanza perci� Ti do ti do l�ombrosa ma ambrosia che ho Semmai se puoi solo se vuoi Ho ancora voglia di giuggiolare Sono di passaggio tocca e fuggo via Ma in quanto affetto da libertinaggio Che ti fa malia Tutte sotto vetro le carenze ho Che guardo avanti e ti accarezzo indietro Entro ma uscir� Da me per te giacch� friggi l�aria con me Che se non ho pazienza e quietanza per� Di pi� di pi� prometto e ti chiedo di pi� Pi� su pi� gi� di pi� o mai pi� arti lettere onor tutto � stoltezza In quest�et� dell�indorato sterco Che il subitaneo lucro unico apprezza la guerra � gi� finita Ritornano dal fronte felici per noi La guerra � gi� finita cantiamo gli eroi E se hanno combattuto l�han fatto proprio per me per far sapere a tutti il giusto cos�� Se ne faremo un�altra in prima linea sar� Per non avere dubbi su quello che ho Difender� il mio culto sfrenato di me Il nostro mondo piatto il solo che c�� La guerra � gi� finita per� non la mia Che povero combatto la ricca mia apatia Franza o Spagna purch� se magna Al soldo di chi sia Prima col re Poscia col pr� Sia Franza o Spagna purch� se magna Bene e tanto Profano in sacrestia Perso per te Penso per me Paga la mossa delle tue ossa ohin� Non perder l�occasion D�esser gentil Con il lenon Son prostituto mai ravveduto al fin sono atteso in paradiso Mi han chiamato all�improvviso Oh! Oh! Sono atteso in paradiso S�! S�! L�arte di saper morire La mia fine cellulare Programmata naturale Non la riesco a concepire Il mio slancio equilibrista Tende un filo tra le cose L�ombelico tiene l�asta Se non guarda gi� Batte le ali scuote il cielo Squarcia il velo l�angelo che � in volo Fossi il primo che l�avvista O l�ultimo della lista Fosse l�ira sua funesta O la mensa mia d�arpia Come l�acqua cade in terra E poi risale su dal mare La tua apparizione appare e non se ne va pi� Mi ha sorriso mi ha preteso Anche se sono indeciso vado Mi han chiamato all�improvviso Oh! Oh! Sono atteso in paradiso S�! S�! Si tramuta l�acqua in vino E non � una circostanza Non ci credo nel destino Nel fato nel caso mai E� finito il mio confino Nella terra di nessuno Mi alzo come un palloncino Sopra il luna park Mille le tue meraviglie Giochi la tua sorte a biglie e vinci Non mi tolgo dalla testa non mi faccio dire basta Petto in fuori e lancia in resta Cherubino o putto mio L�arte di saper morire Parte dal saper cambiare E l�angelo sterminatore se ne � andato via L�angelo ribelle cade dalle scale ma non si fa male Sono atteso in paradiso: qui! Orso Marco Testa via Carlo Alberto 5 10123 Torino tel. 011 883138 0347 9196213 E-Mail: [email protected] | |||||||||||||||||||||||
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